L’eventuale pubblicazione di parziali brani musicali allegati a testi scritti è fatta a titolo di Demo, essendo essa finalizzata a documentare la relativa ricerca della rubrica “Radici & civiltà” non avente scopo di lucro, ma, piuttosto, finalità di libera divulgazione culturale. |
Doman (Domani)
DOMAN
In on dì de fine aprìe
son vegnùo fin qua mi sòeo
e l'aqua, va...xo par la vàe.
Me fermo davanti a prima possa
'ndò ghe leso ‘l mondo che sta in tondo.
Da l'altra parte spia on capriòeo,
po' n'altro, n'altro e n'altro 'ncora.
Me movo, i scanpa via.
Camino tra le posse.
Vardo e cane drio butare
e qua e là le alghe.
Scolto 'l glù glù del rospo
che xuga a far baussete.
I la ciama -Oasi val de'a Jema-
con core e forsa del pensiero
e qua -sì- se cuna pardavero
i segreti -tanti- de'a Natura
Also i oci pensando al Doman
e vedo spontare infondo eà pontàra
scoerèsche e famejote a s'ciapi,
vojose de cognossare e savère.
Che piassère
pensare a on amor che torna
a baticore
tra pajine verte de vita
che sbroca for'a sanca e a drita.
Testo e voce narrante di Eusebio “Berna” Vivian
Nella foto, genzianella della valle
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Versione italiana
DOMANI
In un giorno di fine aprile
son venuto fin qui da solo e
e l'acqua scorre giù per la valle.
Mi fermo davanti al primo stagno
dove leggo il mondo che sta intorno.
Dall'altra parte spia un capriolo,
poi un altro, un altro e un altro ancora.
Mi muovo e scappano via.
Cammino tra gli stagni.
Guardo le canne che stanno germogliando
e qua e là le alghe.
Ascolto il glù glù del rospo
che gioca a nascondino.
La chiamano -Oasi Gemma-
con cuore e forza di pensiero
e qui -sì- hanno la culla davvero
i segreti -tanti- della Natura.
Alzo gli occhi pensando il Domani
e vedo spuntare dalla rampa
scolaresche e famigliuole a crocchi,
vogliose di conoscere e sapere.
Che piàcere.
pensare ad un amore che torna
a batticuore
tra pagine aperte di vita
che sboccia a manca e a dritta.